Descrizione
PRIX DU STYLE
ROMANZO DELL’ANNO PER LES ÉTOILES • LE PARISIEN • AUJOURD’HUI EN FRANCE
«Che libro! Ti afferra a ogni pagina per la purezza dello stile, l’intensità delle emozioni, e propone un’affascinante riflessione sulla narrazione» NICOLAS MOUTON, L’OBS
«Sorj Chalandon scrive con le sue lacrime. Dopo quelle versate per il tradimento del suo amico irlandese (Il mio traditore), quelle del massacro di Sabra e Shatila in Libano (La quarta parete), lo scrittore libera le lacrime della sua infanzia in La professione del padre. OLIVIER PÉROU, LE POINT»
Quante cose si possono fare in una sola vita? André Choulans dice di essere stato cantante, insegnante di judo, calciatore, spia, pastore pentecostale, paracadutista durante la guerra, confidente del generale de Gaulle e poi suo nemico. Ha una missione: uccidere de Gaulle e combattere affinché l’Algeria resti francese: per questo chiede aiuto al figlio Émile.
Il ragazzo decide di stare al suo fianco eseguendone gli ordini e accettandone il duro addestramento. Affascinato ascolta i racconti di eroismo del padre e dimentica i comportamenti violenti di quell’uomo malato. Incassa i colpi, non dubita, non si lamenta, non giudica.
Vuole essere il miglior figlio possibile, ogni volta più bravo, a scuola come a casa. Quella casa, dove non è permesso portare nessuno, che diventa il luogo in cui la piccola storia eroica e avventurosa di Émile incontra la grande Storia nella quale il padre in qualche modo è sempre implicato – la fuga di Nureyev dall’URSS, l’omicidio di Kennedy – e dove si forma la ferita che poi albergherà nel cuore del protagonista anche da adulto.
Un romanzo forte e potente – pieno di ombre che convivono con la luce – come tutti quelli che ci ha regalato Sorj Chalandon, narrato con uno stile serrato, pieno di immagini dalle quali difficilmente riusciamo a staccarci.
Una storia toccante e un romanzo sublime.
Potrebbe essere un romanzo in bianco e nero, come un film di Truffaut in cui i bambini ne compiono di tutti i colori e inventano vite avventurose. GILLES HEURÉ, TÉLÉRAMA
Brillante e commovente. VALÉRIE GANS, MADAME FIGARO
La potenza della scrittura di Chalandon raggiunge l’apice in questo libro. VALÉRIE TRIERWEILER, PARIS MATCH
Sorj Chalandon è nato nel 1952. È stato per trent’anni corrispondente e giornalista per «Libération», prima di entrare nella squadra irriverente de «Le Canard Enchaîné». Ha coperto i maggiori conflitti del secolo scorso, dal Libano all’Afghanistan e si è trovato più volte a tu per tu con la guerra. I suoi reportage sull’Irlanda del Nord e il processo di Klaus Barbie gli valsero il Prix Albert-Londres nel 1988. Tra i suoi romanzi precedenti Il mio traditore (Mondadori, 2009), Chiederò perdono ai sogni (Grand Prix du Roman de l’Académie française; Keller, 2014), La quarta parete (Prix Goncourt des lycéens, Premio Terzani; Keller, 2016). Le sue opere sono state tradotte in numerosi Paesi.